Numero 100

Cento di questi giorni

 

I tre Difensori originali in un futuro passato.

Potrebbero salvare il mondo, ma anche no.

Dopo varie peripezie finalmente i tre riuscirono a giungere di fronte al nemico. Il nemico, colui che era riuscito a sconfiggere quasi tutti gli altri super eroi presenti sulla Terra. Il nemico, colui che fino a quel momento era riuscito a tenere celata la propria identità e la fonte dell’esagerato accrescimento dei propri poteri. Se qualcuno aveva scoperto qualcosa, non aveva avuto il tempo di raccontarlo ad altri. Grazie a questa mancanza d’informazioni il nemico era partito avvantaggiato in qualsiasi scontro avesse sostenuto. In molti casi comunque avrebbe trionfato ugualmente, tale era la portata del suo potere. Per avere qualche speranza di batterlo, i super eroi avrebbero dovuto scovarlo quando ancora non aveva imparato come sfruttare completamente ciò che l’oggetto magico, di cui era entrato in possesso, poteva offrirgli.

Così il nemico comparve davanti ai tre sicuro del suo prossimo trionfo, anche se coloro che aveva davanti erano alcuni tra i super esseri più potenti che avessero calpestato il suolo di quel pianeta. Essi infatti erano il Dottor Strange, Mago Supremo della Terra, Namor il Sub-Mariner, Imperatore di Atlantide e l’Incredibile Hulk, forse l’umano più potente mai esistito. I tre super eroi scoprirono così l’identità del loro nemico e quando quest’ultimo li attaccò il Dottor Strange comprese finalmente quale fosse il manufatto magico che lo aveva potenziato fino a tal punto. Namor non fece nemmeno in tempo a tentare di reagire, in quanto un’ondata di calore lo polverizzò. Il Dottor Strange temeva di fare la stessa fine, visto che si era accorto che i suoi poteri non erano all’altezza di quelli del nemico. E l’avrebbe fatta, se Hulk non si fosse piazzato tra lui e il nemico, prendendo in pieno l’attacco al suo posto. Mentre stava scomparendo, il bestione verde si voltò verso il mago:

-Cosa fai lì impalato? Vattene! Sei il solo che può trovare il modo di sconfiggerlo!

Grazie al sacrificio di Hulk, Stephen Strange riuscì a fuggire. E sapeva esattamente cosa fare. Doveva riuscire a contattare e ad avvertire il se stesso del passato. Il nemico era oramai imbattibile, ma forse c’era il modo d’impedirgli di diventarlo. Sfuggendo continuamente alla caccia che gli dava il nemico e dopo molti tentativi, riuscì infine a comunicare con il Dottor Strange del passato, anche se non gli parlò quando e come avrebbe voluto. [Come letto sul numero precedente.] Ma forse lo Strange del passato sarebbe riuscito ugualmente a comprendere e a risolvere la situazione. Dopotutto, il Dottor Strange si fidava ciecamente di se stesso.

 

Una riunione improvvisata di Difensori.

Potrebbero aver capito, ma anche no.

177/A di Bleecker Street, Greenwich Village, New York. Sanctum Sanctorum del Dottor Strange.

All’interno vi sono già Nottolone (Kyle Richmond), Hellcat (Patricia Walker) e Valchiria (Samantha Parrington). Con loro c’è l’assistente del Mago Supremo, Wong. Quando il portone si apre ecco entrare in testa il Dottor Strange (Stephen Strange), seguito da sua moglie Clea sovrana della Dimensione Oscura, da Masked Raider (il cui vero nome forse è Milhouse ma molto probabilmente no, ex Nullificatore Assoluto), dal mago Ian McNee, da Capitan Marvel (Carol Danvers), dal Cavaliere Nero (Dane Whitman) e da Blue Marvel (Adam Brashear). La vera identità di alcuni è pubblica, quella di altri no ma comunque praticamente tutti i presenti conoscono i nomi altrui. Sapendo ciò, Patricia non si fa problemi a rivolgersi agli altri chiamandoli con i loro veri nomi.

Hellcat: -Carol! Dane! Quindi siete finalmente tornati nei Difensori!

Capitan Marvel: -Mi spiace ma siamo qui per conto dello S.W.O.R.D.

Hellcat: -E’ comunque bello rivedervi.

Nottolone: -E sapete già che quando potrete e vorrete tornare, un posto per voi ci sarà sempre.

Capitan Marvel: -Lo sappiamo, lo sappiamo. Non manchi mai di dircelo quando c’incontriamo.

Hellcat e il Cavaliere Nero sorridono. Tra loro quattro oramai c’è molta familiarità e qualche volta gli uni sentono la mancanza degli altri e viceversa. Purtroppo il destino ha voluto che a un certo punto i loro cammini intraprendessero strade diverse.

Poi il Dottor Strange spiega il motivo del loro incontro.

Dottor Strange: -Qualche giorno fa il mio io futuro… o meglio, uno dei miei io futuri, è riuscito a contattarmi per mettermi in guardia da un nemico che a quanto pare è destinato a diventare imbattibile. Purtroppo il suo messaggio non è stato molto chiaro ma grazie alle indagini di Nottolone, a ciò che ha rivelato la Maschera dell’Eternità a Masked Raider e a quello che ha scoperto lo S.W.O.R.D., penso di avere capito di chi si tratti. Un nemico che già da tempo si adopera per raggiungere i suoi scopi ma che per il momento è riuscito a non farsi notare e che è in attesa di uscire allo scoperto quando sarà il momento propizio. Ma noi lo anticiperemo.

Valchiria: -Quindi di chi si tratta? Chi dobbiamo affrontare?

Capitan Marvel: -Tempo fa, grazie ad un input dato dal nostro Hyperion, lo S.W.O.R.D. ha notato che è avvenuta una intromissione da un altro universo. In verità, più di una.

Nottolone: -Indagando sulla Cortex Incorporated ho scoperto che il suo amministratore delegato Jason Quantrell, grazie al lavoro di alcuni scienziati, dispone di un portale dimensionale.

Masked Raider: -Da parte mia posso dichiarare senza ombra di dubbio che tempo fa una ennesima versione dello Squadrone Supremo è stata fatta giungere sul nostro pianeta. Poi però è immediatamente scomparsa.

Nottolone: -Il nemico è Jason Quantrell.

Dottor Strange: - Il quale potrebbe disporre di uno Squadrone Supremo. E di chissà chi altro.

Nottolone: -Abbiamo individuato un paio di luoghi nei quali ci recheremo a fare visita. Probabilmente vi troveremo questi individui e altrettanto probabilmente saranno pronti ad affrontarci

Dottor Strange: -Adesso ascoltate molto attentamente il piano.

 

Il progetto imperialistico della Cortex.

Potrebbe non essere folle, ma anche no.

Arcanna, costume verde e lunghi capelli biondi, si reca da Jason Quantrell.

-Stanno arrivando. Sento che oramai manca solamente qualche giorno allo scontro. Non possiamo evitarlo.

-Quindi vogliono veramente tentare di rovinare il mio splendido piano. Avvisa gli altri che si tengano pronti.

Poi Quantrell si reca in un piano sotterraneo della sua abitazione. Alcuni scienziati si muovono attorno a un macchinario.

-Ben arrivato, signor Quantrell.- lo saluta il capo scienziato Barry Adenauer.

-Aziona il sistema di trasferimento dei poteri.

-Non siamo ancora pronti. Dobbiamo finire di perfezionarlo. E poi sarebbe preferibile testarlo ancora su qualcun altro.

-Non importa. Non c’è più tempo. Non posso più aspettare.

-Perché tutta questa fretta improvvisa?

-Stiamo per essere attaccati.

-Ci sarà lo Squadrone Supremo a difenderci.

-E se non fosse sufficiente? A quel punto oramai sarebbe tardi, mi ritroverei sconfitto senza aver mosso un dito e tutto il mio piano andrebbe in fumo.

-Se ritiene che non ci sia altra scelta… Però sarà pericoloso.

-Abbiamo comunque raggiunto un certo livello di affidabilità, no? Altrimenti a cosa sarebbe servito usare prima gli altri come cavie?

-Va bene. Si prepari, allora. I poteri di quale delle due unità che abbiamo in animazione sospesa desidera?

-Di quella più potente, ovvio. Anzi, voglio quelli di entrambi.

Ma in cosa consiste precisamente lo splendido piano architettato da Jason Quantrell? I Difensori ne verranno a conoscenza mano a mano che procederanno nella loro avventura, ma per avere le idee più chiare è meglio che al lettore venga spiegato adesso. La Cortex Incorporated ha immesso sul mercato prodotti che segretamente infettano la coscienza di chi ne fa uso, con l’obiettivo di riuscire a condizionare prima o poi i loro pensieri. Inoltre ha fatto creare un portale dimensionale per cercare super esseri di altre dimensioni e rubare loro i poteri, il tutto senza attirare l’attenzione delle autorità e dei super eroi della Terra. Una volta creato un gruppo di persone fidate potenziate dai super poteri e con l’opinione pubblica a proprio favore, la Cortex procederà a sconfiggere i super eroi che le si opporranno e conquisterà la società e l’intero pianeta.

-E’ un piano geniale.- si complimentò con se stesso Quantrell quando lo espose allo scienziato Adenauer.

-A me sembra inutilmente arzigogolato. Per non parlare della difficile realizzazione.

-Vedrai.

Un giorno, grazie al portale dimensionale che finalmente era entrato in funzione, giunsero (o per meglio dire furono attirati) nel laboratorio della Cortex i super eroi appartenenti al gruppo chiamato Squadrone Supremo. Una delle tante versioni di quel super gruppo. Si trattava di super esseri buoni o malvagi? Non è dato saperlo poiché, prima ancora che si rendessero conto di dove si trovavano, vennero resi inoffensivi e successivamente privati dei loro poteri e uccisi. I poteri furono trasferiti a persone delle quali Quantrell si fidava ciecamente. Così la sua segretaria ottenne i poteri della maga Arcanna, una guardia del corpo quelli del potente Hyperion, l’autista personale quelli del velocissimo Blur, un’altra guardia del corpo quelli dell’agile e scaltro Nighthawk, la fidanzata quelli della fortissima Power Princess e il suo miglior amico quelli del Dottor Spectrum, capace di dare forma solida ai propri pensieri grazie al Prisma del Potere. Ci furono invece problemi con il passaggio dei poteri di altri tre componenti dello Squadrone Supremo. In questi casi i destinatari umani, un socio e due amici di Quantrell, perirono tra atroci sofferenze. Il sistema di trasferimento evidentemente andava perfezionato. Jason Quantrell aveva fatto bene a non sottoporsi al trattamento. Inoltre, all’insaputa degli altri, nel processo di trasferimento aveva fatto inserire da Adenauer un condizionamento psichico che impediva a chi otteneva i poteri di attaccarlo. Ebbe modo di verificarne il perfetto funzionamento un giorno in cui fece volontariamente arrabbiare la sua fidanzata. Quantrell era fiero di se stesso. Fino a quel momento non aveva sbagliato una mossa.

 

Wong entra in azione.

Potrebbe sapere cosa sta facendo, ma anche no.

Il giorno in cui i Difensori hanno deciso di entrare in azione è arrivato. Nel Sanctum Sanctorum del Dottor Strange è rimasto solamente Wong. Si aggira esitante per l’edificio, sposta oggetti, apre porte invisibili che nascondono stanze che non dovrebbero esserci. Sembra proprio che stia cercando qualcosa di preciso. Finalmente trova il manufatto magico che vuole: lo Sgargiante Rodovetro di Tramlha. Che strano che un oggetto così potente e pericoloso sia stato lasciato così in bella vista, si dice. Ma a ben pensarci può essere un buon metodo affinché qualcosa di importante non venga notato da malintenzionati. Sorridendo ambiguamente Wong esce all’aperto, dirigendosi chissà dove. Non accorgendosi che qualcuno lo sta seguendo.

 

I Difensori contro lo Squadrone Supremo.

Potrebbe andare per le lunghe, ma anche no.

Per gli amanti delle scene con botte da orbi, si presenta una scena che potrebbe essere promettente. Da una parte c’è lo Squadrone Supremo:

Hyperion, capelli rossi come il costume, mentre il mantello è di color giallo;

Power Princess, lunghi capelli neri, come è nero il (corto) costume che indossa;

Nighthawk, l’unico nero del gruppo, il cui costume è quasi identico a quello di Nottolone ma con un look più aggressivo;

Blur, costume rosso e blu con saette gialle sulla testa;

Doctor Spectrum, con un costume che è una festa di colori (vi sono il rosso, il giallo, il blu e il verde).

Dall’altra parte vi sono i Difensori, rappresentati da Nottolone, Hellcat, Clea, Valchiria, Capitan Marvel, Cavaliere Nero e Blue Marvel (qualcuno potrebbe notare un paio di assenza importanti).

-Non comprendo perché vogliate affrontarci.- prende la parola Nighthawk -Non abbiamo fatto niente di male e anzi è nostra intenzione unirci quanto prima alla comunità dei super eroi. Non è che forse avete preso un abbaglio? Potreste rischiare di mettervi contro la legge.

-Non capisco se stai cercando di prendere tempo oppure se speri veramente di giocarci.- ribatte Nottolone -Sappiamo del vostro collegamento con Jason Quantrell. Quando riveleremo le malefatte compiute dalla Cortex Incorporated, sarete voi a ritrovarvi veramente nei guai nei confronti della giustizia. Finirete tutti in cella insieme a lui.

-Mi sembra di capire che le trattative siano fallite.

Ad un piccolo cenno di Nighthawk, Hyperion non perde tempo e scaglia dei raggi dagli occhi verso i Difensori. Blue Marvel si pone davanti ai suoi compagni e con una mano devia senza problemi i raggi.

-Non male, ma forse avrei saputo fare di meglio.- osserva Capitan Marvel.

-Facciamo a gara a chi sistema prima il proprio avversario?- propone Blue Marvel sorridendo -Hyperion è mio.

Così comincia lo scontro. Come è cominciato altrove quello tra Ian McNee e Arcanna. E se nel primo caso non è stato specificato dove si svolge, nel secondo il luogo è ben conosciuto. Si tratta infatti del laboratorio della Cortex Incorporated, posto sotto l’abitazione di Quantrell. Il professor Adenauer e i suoi colleghi sono corsi a ripararsi dietro alle apparecchiature e la sola cosa che possono fare è assistere al duello tra i due maghi. Sin dalle prime battute appare però chiaro chi ne sarà il vincitore.

-Ragazza, ti prego, arrenditi. Non voglio rischiare di farti del male.

-Giammai! Non commettere l’errore di cantare vittoria troppo presto. Le forze arcane sotto il mio controllo diventano più potenti mano a mano che passa il tempo. Vedrai che tra poco implorerai…

Arcanna non riesce a concludere la frase. Una banda scarlatta la avvolge, le blocca i movimenti e le tappa la bocca.

-Fai un piacere a entrambi e non cercare di liberarti.- le suggerisce Ian -Bene, facciamola finita presto che non amo particolarmente venire coinvolto in queste dispute. Chi è che comanda qui? Spegnete i macchinari, la Cortex chiude baracca.

-Non credo proprio.- ribatte Jason Quantrell, appena arrivato.

Ma non è il Quantrell di prima. Il suo corpo è luminescente, al punto da apparire completamente bianco, e tutto attorno sfrigolano scariche elettrice. Un lampo di energia parte da esso e va a colpire Ian. Lo scudo magico eretto da quest’ultimo gli salva la vita ma non gli evita di venire sbattuto contro la parete.

-Credo proprio di avere bisogno di un po’ di aiuto.

-Nessuno potrà aiutarti. Nessuno è potente come me.

-Non so se c’è qualcuno più potente di te, ma sicuramente c’è qualcuno potente esattamente come te, visto che quel qualcuno sono proprio io.- si presenta Masked Raider, il portatore della Maschera dell’Eternità.

 

I Difensori vincono.

Di conseguenza lo Squadrone Supremo perde.

Inizialmente non appare chiaro quali potranno essere le sorti dello scontro. Ma solo inizialmente.

-Che ti sembra della mia velocità?- sogghigna Blur rivolgendosi a Capitan Marvel -Non puoi colpire ciò che non riesci nemmeno a vedere!

Blur sta rapidissimamente raggiungendo la donna alle spalle ed è pronto ad assestarle un gran calcio, quando ella improvvisamente sembra prendere fuoco (ma forse non è un’illusione) e scompare. Blur rimane interdetto ma solo per un attimo. Il tempo che ci mette Capitan Marvel a stenderlo.

-Mi spiace per te ma non potevi impensierire chi è riuscita a sconfiggere Thanos.

[Avete letto Capitan Marvel vol.2 MIT #16, no?]

Power Princess con la spada non è abile come il Cavaliere Nero ma dalla sua ha una maggior forza. Peccato che ad aiutare il Cavaliere intervenga Valchiria. Non va meglio a Nighthawk, impegnato in uno scontro alla pari con Nottolone, quando si trova contro pure Hellcat. Invece per fermare un Dottor Spectrum ancora inesperto nell’uso del Prisma del Potere basta una Clea espertissima nella magia.

-Non credevo esistesse un essere così potente da tenermi testa! Perché non avevo ancora sentito parlare di te?- impreca Hyperion, rimasto assai sorpreso dalla forza del suo avversario, Blue Marvel.

-Sarà perché sono nel giro da poco tempo. Comunque lasciati dire che sei piuttosto presuntuoso. Secondo me non vali nemmeno l’Hyperion dello S.W.O.R.D..

Lo scontro si sarebbe concluso ugualmente con la sconfitta dello Squadrone Supremo ma finisce prima del previsto quando i componenti di quella squadra improvvisamente si ritrovano senza poteri.

-Cosa diavolo è successo?- chiede l’oramai ex Princess Power.

-Deve essere accaduto qualcosa al laboratorio.- ipotizza Nighthawk.

In effetti è proprio così, anche se forse nemmeno Nighthawk immagina cosa sia veramente accaduto. Quantrell, per essere certo di sconfiggere i suoi nemici, ordina ad Adenauer di effettuare un ulteriore update. Quello che il macchinario dello scienziato ha dato, il macchinario dello scienziato può togliere. Adenauer effettua una manovra con alcune leve e i poteri dei componenti dello Squadrone Supremo vengono simultaneamente trasferiti nel corpo di Quantrell.

-Quell’uomo è un genio al livello di Reed Richards!- esclama Masked Raider comprendendo quello che sta accadendo.

-Mi sta venendo il dubbio che quei due oramai non siano più chi dovrebbero essere.- riflette Ian McNee, lì vicino -Secondo me sono stati sostituiti già da tempo da qualcuno proveniente da qualche altra dimensione.

-In ogni caso non hanno ancora capito quale sia il potere della Maschera dell’Eternità. Quantrell può potenziarsi quanto vuole, grazie a lei sarò sempre alla sua altezza.

Masked Raider è pronto a tornare in azione, quando capisce che c’è qualcosa che non va. Quantrell si è potenziato troppo. Il suo corpo rimane immobile mentre qualcosa sembra scuoterlo dall’interno.

-Non può reggere! Scappate tutti fuori di qui!- urla Masked Raider.

Gli altri non se lo fanno ripetere due volte e quando l’esplosione devasta l’edificio, al suo interno sono rimasti solo Adenauer e Quantrell. Dei loro corpi non è rimasta traccia ed è questo che Masked Raider e Ian McNee riferiscono agli altri Difensori.

-Non è andato tutto come speravamo, comunque Quantrell e lo Squadrone Supremo sono stati sconfitti e la Cortex Incorporated farà una brutta fine.- commenta Nottolone soddisfatto.

-Ma il Dottor Strange che fine ha fatto? Non era con noi e nemmeno con l’altro gruppo.- chiede Valchiria.

-Strange si è recato ad affrontare la minaccia dalla quale il suo io futuro lo aveva messo in guardia.

-Come sarebbe a dire? Non era Quantrell quello che in futuro avrebbe ucciso tutti i super eroi?

-A quanto pare no. A questo punto Strange dovrebbe però avere già scoperto di chi si tratta.

-Non ci sto capendo granché.

-Nemmeno io ho completamente chiara la situazione. Credo però che Strange abbia sfruttato tutta questa storia della Cortex Incorporated usandola come diversivo.

 

L’identità del nemico.

Ovvero il Dottor Strange sa (quasi) sempre cosa fa.

Wong è decisamente controllato da qualcun altro. Vittima di semplice ipnosi, probabilmente. Una volta sicuro di non essere stato seguito, entra in una piccola casa malridotta e probabilmente abbandonata da anni. Quindi consegna lo Sgargiante Rodovetro di Tramlha a una persona che rimane nascosta nell’ombra.

-Finalmente è tra le mie mani! Grazie ad esso il mio sapere e i miei poteri torneranno quelli di una volta! Anzi, diventerò potente come non sono mai stato!

-Così eri tu la minaccia dalla quale il mio me stesso futuro voleva mettermi in guardia, Diablo.- afferma il Dottor Strange.

Esteban Corazón de Ablo (cioè appunto Diablo) aveva tentato di diventare il padrone di Altroregno e a un certo punto credeva di esserci riuscito. Ma sconfiggere un dio nel suo regno si era rivelata essere un’azione troppo al di là anche delle possibilità di uno come lui. Pensava di aver giocato Stargod e invece era stato Stargod a giocare lui.

[Una vicenda avvenuta sulla serie K.T.7 MIT e la cui conclusione è stata narrata brevemente sul numero 32 di quella collana.]

Si era ritrovato nuovamente sulla Terra ma con i suoi poteri quasi totalmente scomparsi. Era quella la punizione che Stargod aveva deciso di infliggergli. Sin da subito però aveva cercato un modo per recuperare quello che gli era stato tolto. Gli sarebbe servito un manufatto magico molto potente e il Sanctum Sanctorum del Dottor Strange gli era sembrato il posto migliore dove trovarlo. Così si era avvicinato a Wong, durante una delle uscite nel Greenwich Village di quest’ultimo, ed era riuscito ad ipnotizzarlo.

Il Dottor Strange toglie il manufatto magico dalle mani di un sorpreso Diablo.

-Evidentemente la Maschera dell’Eternità aveva scoperto che era questo il manufatto che ti serviva. Ecco perché Masked Raider mi ha fatto andare nella Dimensione Oscura a prelevarlo. Si è rivelato essere un’ottima esca.

[Ecco rivelato qual era l’oggetto che Strange e Masked Raider si sono fatti consegnare da Clea nel numero passato.]

-Strange! Come hai fatto a scoprirmi? Avevo preso il controllo di Wong proprio per poter agire indisturbato!

-Il successo della tua idea ti si è ritorto contro. Grazie a questo manufatto avresti ottenuto un grande potere e in futuro avresti creato grossi problemi a tutti quanti. Così il mio io futuro mi ha contattato affinché intervenissi. Però quando mi ha parlato non ha potuto essere molto chiaro a riguardo. Così mi sono chiesto, come mai? E mi sono dato una risposta. Perché sapeva che la minaccia dalla quale voleva mettermi in guardia era in ascolto. E in che modo poteva essere in ascolto? Lo Strange del futuro mi ha dato un indizio prima di andarsene. Mi ha detto che Wong non aveva pulito adeguatamente il mio appartamento. Perché aveva voluto dirmi una cosa così futile e peraltro non vera? Forse perché mi voleva far capire che c’era qualcosa di strano in Wong e che dovevo tenerlo sott’occhio.

[Ecco rivelato perché lo Strange del futuro ha pronunciato quella frase su Wong nel precedente numero.]

-Non può essere andata così. Ti stai prendendo gioco di me. Vuoi deridermi, proprio come ha fatto Stargod. Ma te ne farò pentire!

Un oramai poco lucido Diablo, preda della rabbia e dello sconforto, affronta il Dottor Strange. Con tutti i suoi poteri a disposizione le possibilità di vittoria sarebbero comunque poche, nel suo stato attuale diventano praticamente nulle. Poco dopo un costernato e ritornato in sé Wong viene consolato dal Dottor Strange.

-Signore, e Diablo che fine ha fatto?

-Clea voleva prendere un cane bassotto e così…

Solo in quel momento Wong nota che un bassotto color marrone li sta seguendo.

-Non vorrà mica dirmi che…

-Wong, saluta il nuovo inquilino di casa Strange.

-Gli ha già dato un nome?

-L’ho chiamato Esteban.

-Ovviamente.

 

Alcuni Difensori salutano.

Ma altri rimangono e altri ancora arriveranno.

177/A di Bleecker Street, Greenwich Village, New York. Sanctum Sanctorum del Dottor Strange. Tutti i Difensori sono tornati integri alla casa del Dottor Strange e si sono informati a vicenda sui fatti accaduti. Per il dispiacere di Nottolone, nel caso di alcuni di loro è arrivato il momento dei saluti. Capitan Marvel e il Cavaliere Nero tornano nel loro appartamento nel Queens, ad occuparsi delle loro figlie Jane e Jade. Blue Marvel se ne va insieme a loro perché vuole raggiungere il quartier generale dello S.W.O.R.D., mentre Ian McNee lascia l’abitazione pregando il Dottor Strange di non coinvolgerlo più in altre avventure. Oltre a Strange, Clea e Nottolone sono rimasti Masked Raider, Hellcat e Valchiria.

-Siamo comunque abbastanza per continuare a formare un gruppo, no?- osserva quest’ultima.

-Inoltre almeno un paio di altri elementi che non hanno potuto aiutarci in questa missione presto si uniranno a noi.- rivela Nottolone.

Poi si rivolge al Mago Supremo:

-Volevo chiederti una cosa, Stephen. C’è qualcosa che non ho compreso bene del tuo resoconto. Come faceva a sapere di Wong lo Strange del futuro?

-Non ho la certezza che sapesse che era controllato da Diablo. In verità ho avuto qualche sospetto sulla sua condizione solamente perché in certi momenti mi era sembrato un po’ diverso dal solito.

-E poi anche la storia del manufatto magico usato come esca, mi sembra un po’ fortuita e addirittura forzata.

-Devo essere sincero fino in fondo? Non so spiegare sensatamente perché le cose sono andate come sono andate. L’importante è che siano andate bene, no? Non sono nemmeno sicuro che il nemico che dovevamo fermare fosse veramente Diablo. Lo spero, ma potrebbe benissimo trattarsi di qualcun altro. In quel caso, lo fermeremo comunque, quando sarà il momento.

-Insomma, è un po’ tutto un caos.- dice Valchiria.

-Come sempre.- osserva Hellcat sorridendo -Adoro stare nei Difensori!

 

CENTO DI QUESTE NOTE

E quindi la nuova formazione dei Difensori al completo non ha debuttato su questo numero ma lo farà sul prossimo. D’altronde questo è il numero 100 e ho preferito fare una sorta di celebrazione piuttosto che iniziare un nuovo periodo nella storia del gruppo. Per questo motivo ho cominciato usando i tre Difensori originali, anche se sono delle loro versioni alternative/future. Poi ho usato la coppia Dane Whitman / Carol Danvers, che in passato su questa serie MIT ha rivestito una grande importanza (per dire, il numero 50 era dedicato al loro matrimonio).

Per avere un’idea dei costumi dei componenti dello Squadrone Supremo potete andare a vedere la versione dello Squadrone presentata su Avengers vol.8 #10 con data novembre 2018. L’idea di usare lo Squadrone e di coinvolgere lo S.W.O.R.D. m’è venuta leggendo il finale di S.W.O.R.D. MIT #10 scritto alcuni anni fa. Comunque potrebbe benissimo trattarsi di uno Squadrone diverso da quello il cui arrivo era stato appunto annunciato su quel numero.

Invece il Diablo che appare qui è sicuramente lo stesso che è comparso precedentemente sulla serie K.T.7 MIT.